Perché una finestra sulle Missioni?

L’idea di “costruire” una finestra sulle missioni ha evidentemente un valore anzitutto simbolico, che esprime il desiderio di consentire una osservazione diretta, e con essa di aprire dei canali di comunicazione sia con gli operatori delle missioni sia con la realtà che delle missioni costituisce lo sfondo.

Riteniamo in particolare che per rendere autentica e proficua la comunicazione sia opportuno “dare la parola” tanto ai missionari che (solo metaforicamente?) alla realtà, nella sua datità e insieme nel suo mutare; soggetti e realtà intesi entrambi quale altro da noi con cui siamo chiamati a costruire una relazione. In particolare è proprio in quanto ob-jectum, gettato fuori di noi, che quanto è altro da noi si offre alla nostra osservazione ed esplorazione, le quali entrambe dovrebbero essere finalizzate alla conoscenza, che è riduzione della distanza e comprensione, per quanto ciò sia possibile nella condizione umana.

L’apertura di una finestra sulle missioni rappresenta nella specie la costruzione di un punto di osservazione che si giova dei nuovi orizzonti di comunicazione e di conoscenza resi possibili in virtù della contrazione delle distanze realizzata grazie alla dimensione virtuale introdotta da Internet.
Non è questa la sede per operare una considerazione sulle reali potenzialità della rete informatica, particolarmente in relazione ai problemi degli spazi di libertà – maggiori? Nuovi? O invece ridotti e legati ad una dimensione di immanenza nella quale l’uomo (certi, pochi uomini), che è il Creatore di tale seppure virtuale realtà, può assumere il potere senza residui dovuti a forme di legittimazione ab externo, anzitutto di ordine trascendente?

Non vi sono dubbi, invece, che la realizzazione di una “finestra” è, fuori da ogni metafora, la precondizione perché si possa osservare, ogni qual volta la si voglia aprire, la realtà sulla quale quella finestra sporge.

La nostra osservazione delle missioni si traduce in concreto nella opportunità di leggere testimonianze dirette inviate da missionari, tanto religiosi che laici, allo scopo di fare conoscere la realtà del mondo delle missioni. Quest’ultima è sempre opera, pratica, cioè azione, la quale presuppone tuttavia a suo fondamento una riflessione teoretica sull’uomo, nella essenziale unità di teoria e prassi. Essa intende affrontare la miseria e la disgrazia di luoghi e persone, la cui esistenza è anzitutto, se non esclusivamente, lotta quotidiana per la sopravvivenza. Ma essa può diventare per noi anche strumento di conoscenza della sofferenza e, attraverso questa, via per il ri-conoscimento dell’altrui umanità, pure quando essa sia offuscata dalla emersione, e spesso dalla sottolineatura, pure nella comune riconosciuta appartenenza al genere umano, di qualsivoglia forma di diversità, sia essa di lingua, razza, religione, nazionalità.

Il linguaggio della sofferenza ha in tale direzione un valore inestimabile nella sua portata unificatrice del genere umano. Alcune elementari esperienze che ricorrono pure nella nostra quotidianità ce ne forniscono testimonianza inconfutabile: forse che i morsi della fame aggrediscono con diversa intensità, a parità di durata del digiuno, bianchi e neri, indù, cattolici, mussulmani e protestanti, o ancora inglesi, tedeschi, israeliani, francesi, australiani, iracheni, palestinesi e così via dicendo?

Per tutto quanto sin qui detto abbiamo inteso migliorare le “case della nostra esistenza” costruendovi una “finestra” che si affacci sulle missioni e consenta di conoscerne a fondo la realtà. A ogni missione chiederemo inoltre di indicare un recapito al quale siano raggiungibili per eventuali comunicazioni e offriremo la intercessione del nostro spazio web per proporre gli appelli che dovessero rendersi necessari ad affrontare i problemi delle comunità missionarie. Qualsiasi richiesta di beni verrà in tale direzione associata agli indirizzi ufficiali segnalati dai missionari che effettuino la richiesta medesima ai quali soli, ove di volta in volta desideriate farlo, potrete inviare i vostri contributi.

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