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Il nostro comunicato di Gennaio riproduce quasi integralmente una corrispondenza tra i padri carmelitani scalzi missionari in Madagascar e i confratelli della famiglia carmelitana in Sicilia, corrispondenza che aggiorna lo stato dei progetti in corso e precisa alcune richieste di aiuto cui abbiamo dato voce negli scorsi mesi. Prima di richiamarla completiamo l’elenco di farmaci e materiale medico necessario alle strutture operative carmelitane in Madagascar. Si tratta di antibiotici iniettabili, antimalarici (preferibilmente chinino), antinfiammatori ed antipiretici, antiemorragici, complessi multivitaminici, sali minerali, prodotti a base di calcio, fermenti lattici, antidiarroici e disinfettanti intestinali, antiepilettici, disinfettanti per uso topico e per ferri chirurgici antimicotici, per via orale od uso topico; e ancora di materiale per medicazione, specialmente garze, cerotti, bendaggi, guanti chirurgici e siringhe monouso.
La casa di accoglienza per disabili di Itaosy segnala infine la necessità di pannoloni e di una o più carrozzine-lettino.

Mahjanga, Dicembre 2003

Carissimo p. Renato,

mi trovo a Mahajanga per la riunione dei padri della diocesi che durerà una settimana, 3 giorni di formazione e 3 di riunione. Qui piace riunirsi anche se a volte le conclusioni sono poche. Comunque questa volta ho trovato i diocesani più sereni, infatti hanno appena fatto gli esercizi assieme e sono rimasti ben contenti. Ho ricevuto via posta il tuo messaggio, inviato tramite p. Cesare. Ora il mio computer funziona di nuovo, ma rimane il problema che a Marovoay non c’è possibilità di usare la posta elettronica. La prossima settimana sarò a Tana per il Consiglio e spero di poter sbrigare i documenti del primo container, ancora fermi al Ministero, pur essendo arrivato il container da 1 mese. Spero pure di ricevere i documenti del secondo container partito da 15 giorni circa. Sono d’accordo per il container che pensate di spedire. Quando la cosa sarà ben concreta fatemelo sapere, così vi dico se c’è qualcosa di cui abbiamo bisogno in particolare. Cosa pensate di mettervi dentro? Computer usati, medicine, attrezzature per il dispensario, materiale scolastico, palloni da gioco, poster o foto grandi da metter nelle aule, tessuti per insegnare alle ragazze, biciclette, carta da fotocopiatrice, oggetti sacri, se regalati, vanno sempre bene. Ti chiedo sin d’ora se è possibile avere una macchinetta per fare i gelati, dato che le suore di Marovoay me la chiedono e io non ci ho pensato quando sono stato in Italia.

Per il prefabbricato va bene, se è donato. Il modo di usarlo qui c’è sempre. Ti ho detto se regalato perché il suo costo sarebbe altrimenti elevato e qui con quei soldi si potrebbe far di più.
Mi scuso del ritardo per il dispensario: ti manderò un schizzo.
Quanto all’invio dei soldi che raccogliete, mandali direttamente tu o a Marovoay o a p. Cesare, specificandone la destinazione alle adozioni. Se hai bisogno di altri nomi, si possono mandare.
La settimana scorsa abbiamo avuto la visita pastorale del vescovo per 5 giorni: è rimasto molto contento di come va avanti la missione. Domenica scorsa ci sono state le elezioni del sindaco della città e ha vinto il candidato del partito del presidente, che è un cattolico vice-presidente del comitato della chiesa, per cui saremo facilitati nel lavoro sociale.
Forse ti ho detto che avendo il terreno stiamo preparando dei terreni da gioco per la scuola e per i ragazzi della città: 1 campo da calcio 2 basket, 1 palla mano 1 pallavolo. Lo stato ci fornisce i macchinari e a noi tocca procurare il gasolio, l’olio del consumo e la paga del macchinista. Il lavoro viene fatto di sabato. Il terreno è un poco sconnesso, per cui il lavoro prenderà qualche tempo. Si dovranno poi fare dei lavori per impedire le erosioni, sia mettendo giù dell’erba, in particolare ai bordi e in certi posti, sia facendo dei canali di scolo per l’acqua. Quando avremo i soldi vorremmo fare gli spogliatoi e fare un campo di basket in cemento o in asfalto. La gente sarebbe molto contenta se si riuscisse a fare questi campi da gioco, poiché essi mancano in città. Con i pozzi d’acqua si va avanti: ho finito lo stampo per i tubi di cemento, rimane il problema che c’è scarsità di cemento in giro, ma esso deve arrivare. Quanto all’ospizio, col nuovo sindaco si potrà lavorare bene, spero. Fammi sapere se la somma è disponibile così quando arriva il cemento ci si potrà mettere in movimento.
Qui i tempi di realizzazione sono un po’ lunghi: l’importante è resistere. Dovremmo sistemare i terreni della missione, che avevano molti noiosi problemi di occupazione: ora l’ordinanza è chiara si deve sistemare con calma le varie cose e organizzare un insieme di casette fatte dagli occupanti. Pensavo pure di fare delle casette per delle famiglie povere col tempo, soldi permettendo. L’altro giorno sono stato da una famiglia di 11 figli con la maggiore di 15 anni che aveva un bambino siccome aiutiamo la mamma che ha avuto due gemelli piccoli: abitano in un tugurio di mt3 x 3.5 dove hanno tutto: cucina dormire ecc… Il papà ha l’asma dal lavoro presso un mulino e ora fa qualcosa per campare, la mamma segue tutta la campagna.
Domenica scorsa abbiamo inaugurato e benedetto le nuove aule, di cui una adibita a biblioteca, con il vescovo. Bisognerebbe arricchirla visto che i libri presenti sono quasi tutti testi di scuola avuto in dono dalla Francia, dovremmo acquistare un po’ di libri in malgascio, sia per la letteratura, anche se non c’è gran che per ora, sia per l’approfondimento della fede o vite di santi a fumetti, sia culturali in genere – dalle nozioni semplici di agricoltura, di allevamento ecc…
Anche se io vorrei fare più in fretta, tuttavia si va avanti un po’ alla volta. Mi farò sentire da TanaCoraggio anche a te per i vari impegni. Ci ricordiamo con la preghiera
P. Bruno
Contattaci:
padre.renato@tiscali.it

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