Anche quest’anno è arrivato Natale… Non per tutti lo stesso, naturalmente…

Le 130 persone morte a Parigi e a Saint Denis lo scorso novembre non vivranno il Natale… quaggiù…

Lo stesso vale per le 148 persone uccise in Kenya il 2 aprile di quest’anno, per le centinaia morte in Nigeria nella trentina di attacchi terroristici (proprio così, trentina) …

Lo stesso vale ancora per i tanti profughi morti cercando proprio il Natale: una casa dove poter vivere, crescere i figli, lontani dalle bombe delle guerre e dalle violenze di ogni genere dei regimi tirannici, dalle carestie, dalla povertà, quella vera, quella estrema… Anche a loro, come a Giuseppe e Maria, è stata negata una casa, una terra, una frontiera da valicare per porre in salvo le loro vite: sic transit gloria Europae…

Tra loro tanti bambini morti per strada, nelle acque del Mediterraneo, laddove Babbo Natale non ha una gerla piena di doni, ed anche i sogni più puri e delicati si infrangono nel sangue del bambin Gesù… Anche loro non vivranno il Natale… quaggiù…

Però… Natale è inequivocabilmente arrivato: chi lo può negare? Ci sono gli addobbi che lo confermano, le code a tutte le ore, la gente che freneticamente corre ad acquistare i regali – quei doni che meglio d’ogni altra cosa manifestano il proprio amore per le persone care…

Non per tutti, naturalmente… ci sono tanti emarginati, nuovi e vecchi poveri, gli uni e gli altri spesso senza un tetto, costretti a dormire per le vie delle città: non li vedevamo, ma sapevamo che erano già in tanti lontani dai nostri occhi, a Nairobi, in India e altrove nel mondo… anche a Natale…

Anche quest’anno è arrivato Natale… e bisogna coglierne il senso rivoluzionario, capace di dare significato ad ogni momento e ad ogni evento, anche nei tempi che viviamo – in cui l’uomo è sempre più incapace di riconoscere la propria condizione umana, la ricchezza inestimabile della relazione, il valore correlato della compassione in cui la prima si realizza … Ma l’Amore di Dio per l’uomo, ogni uomo, e gli ultimi per primi, vince sempre, ed anche tutto il male, ogni male, non si sottrae alla sua logica inclusiva, metafisica… Molti uomini non vivranno il Natale… quaggiù… perché tanto male è stato compiuto, molti altri per la stessa ragione lo vivranno emarginati dal mondo e nella indigenza estrema… Ma gli uni e gli altri vivranno invero il Natale più autentico…

Per noi, tutti noi per tanti versi fortunati, e in condizione di viverlo al caldo delle nostre case, l’indizione dell’Anno Santo della Chiesa cattolica ci induca ad aprire le Porte sante dei nostri cuori e con essi (ri)vedere la Luce, riconoscere la Via, che è Verità… e ritrovare la piena Umanità nella compassione, nella carità, nella misericordia… lì, anche oggi un Bambinello ci attende, ancora e come sempre a braccia aperte…

Buon Natale di cuore da Homoweb!

Di admin

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